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MACCHINA FOTOGRAFICA A COLORI BREVETTATA DA FRANCISCO MARSHALL DE,OI BROOKLYN,NEW YORK,1932
Francisco Marshall De brevettò la macchina fotografica a colori nel 1932, tre anni dopo la richiesta del suo brevetto. Nella storia della fotografia questa invenzione rappresenta l'arrivo alla rappresentazione di immagini a colori ben definite non affette da parallasse e distorsioni. La macchina è formata da: un obbiettivo per focalizzare immagini a distanza differenti; due lenti a doppio convesso montate a distanza in un supporto inserito poi in un involucro regolabile per la messa a fuoco; mezzi di fissaggio della immagine focalizzata, realizzati dalla combinazione di lenti concave e convesse per formare una lente a messa a fuoco lunga in modo tale che i raggi luminosi emettano una immagine fissa; mezzi per la produzione di una pluralità di immagini monocromatiche, che non sono altro che dei filtri colorati che vengono attraversati dai raggi luminosi prima di giungere alla pellicola, questi permettono la produzione di immagini monocolore delle parti che eran prevalentemente di quel colore; una pellicola infilata in un'apparecchiatura posta dietro l'immagine focalizzata. I risultati sono migliori quanto più i filtri sono vicini alla pellicola, infatti esistono all'interno della macchina dei mezzi che tengono i filtri vicini alla pellicola, come per esempio una molla.Il funzionamento si basa quindi su un sistema ottico a fuoco fisso, costituito da una lente ricezione immagine, prismi, un sistema di lenti e dalla pellicola. Questo sistema crea immagini secondarie proiettate poi sulla pellicola non affette da distorsioni o parallasse.
BREVETTO
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